di Carlotta Trevaini
Una casa con open space all’insegna dei contrasti
Osare: è questa la parola d’ordine del progetto di ristrutturazione di un elegante appartamento all’interno di un edificio degli Anni ‘40 realizzato dall’architetto Mirko Moriggi. Quando una brillante giovane coppia di medici ricercatori, proprietari di una farmacia, si è rivolta allo studio per sviluppare questo progetto, architetto e committenza hanno trovato sin dall’inizio la giusta sinergia, fondata su uno spiccato interesse condiviso per un design audace.
L’identità del progetto ha preso forma a partire da un concetto specifico: i contrasti. Inaspettati, coraggiosi e che creino armonie non convenzionali: questo il motto che ha ispirato le scelte strutturali, delle finiture e degli arredi. Materiali dall’aspetto brutale sono stati accostati ad altri di natura preziosa; oggetti di natura estremamente contemporanea sono stati abbinati a tesori vintage; le palette cromatiche creano giochi di chiaro-scuro (mentre scie di verde invadono lo spazio), infine i confini tra “il fuori” e “il dentro” sfumano riflettendosi nelle grandi vetrate. Il risultato che ne scaturisce è uno spazio domestico dal carattere deciso ma non artefatto, con un’essenza spontanea e accogliente.
L’intervento
Nella grande zona living dell’appartamento l’intervento dell’architetto si è concentrato sulla valorizzazione di alcuni elementi originali, come le decorazioni in gesso sul soffitto, che sono state finemente restaurate e riportate a un rinnovato splendore. Il rovere affumicato, di cui è rivestita la parete alle spalle della zona giorno e il pavimento, attraversa lo spazio con note color avana scuro e striature più chiare, creando un contrasto materico con il ferro grezzo di cui è fatta la grande libreria a trapezio che occupa la parete laterale. Qui, quasi mimetizzata, è stata ricavata una postazione home office, completata da una comoda poltroncina da ufficio anni ’70. Infine, una grande porta scorrevole in vetro nero specchiato dà un senso di ampliamento dello spazio grazie alla sua superficie riflettente.
La cucina
In cucina, funzionalità ed estetica coabitano grazie a soluzioni storage disegnate su misura: una parete-contenitore a tutta altezza, anche questa in rovere affumicato, nasconde al suo interno i contenitori e gli accessori di uso quotidiano, mentre alcuni elementi sono appositamente lasciati in vista in una nicchia. Protagonista dell’ambiente è la grande isola centrale in marmo nero Marquinia e legno laccato bianco, che cattura l’attenzione per i suoi contrasti sia di colore che di texture. Alle spalle dell’isola, una parete con mattoni a vista dietro il blocco-cucina dona un tocco rustico alla casa, richiamando lo stile raw tipico dei loft neyworkesi. Al centro dello spazio, l’area dining è raccolta e accogliente, con un tavolo artigianale in metallo laccato bianco, sedie vintage in cuoio e acciaio Cobra di Giotto Stoppino e un lampadario in pvc dei Fratelli Castiglioni.
La zona notte
Nella zona notte, la palette vira su tinte più tenui e rilassanti, come il color carta da zucchero che abbraccia la parete dietro al letto. Anche qui, come nel resto dell’abitazione, una curata selezione di arredi vintage completa l’interior, integrandosi con armonia con i pezzi contemporanei dal forte carattere materico, come i comodini minimalisti in metallo. Lo stesso minuzioso studio sui contrasti lo si ritrova nel bagno principale, dove il mobile ad effetto monolite in Corian è accostato alla finitura del fondale in marmo nero Marquinia, mentre le pareti bianche e i dettagli smaltati color prugna ne accentuano ancora di più l’effetto.
tutte le foto sono di Giandomenico Frassi, art direction Franca Soncini, styling Irene Baratto.